La notte è stata lunga, ma tranquilla
Tutto bene qui a Parigi, io ed Iwona siamo quasi arrivati a destinazione (l’Aeroporto Charles de Gaulle, dove alle 11:00 prenderò il volo per Palermo) dopo una notte che si è rivelata più lunga del previsto. Guidare di notte, specialmente se il giorno prima non si è riusciti a dormire a sufficienza, ti stronca.
Le strade che incontriamo durante il viaggio sono quasi deserte e così, tra il buio e la velocità sempre costante, la noia prende il sopravvento. Per fortuna nulla di particolare ci accade, niente incidenti e nessun camion pericoloso sulla nostra strada.
Considerata la stanchezza dovuta alla guida notturna, cerco di intrattenere Iwona e di farla ridere per distrarla, ci riesco per un po’ e questo aiuta a far passare in modo più leggero il tempo. Ma dopo qualche ora anch’io avverto la stanchezza: “stare seduti e non fare nulla è peggio – mi dice – lo so perché quando guidavo in tandem preferivo guidare di notte piuttosto che stare seduta a non fare nulla”. Forse è vero, infatti, in questo momento Iwona sembra più sveglia di me.
Dopo 4 ore e mezza ci tocca la pausa obbligatoria di 45 min. Il modo migliore per passarla è dormire. Così apriamo i letti e piombiamo in un sonno profondo in pochi secondi. Dopo 45 min. suona la sveglia, Iwona mi chiede: “come stai? Pronto per ripartire“? Rispondo con un assonnato e scherzoso “no“. Lei mi dice subito, “ok dormiamo altri 15 minuti” :-)
Alla fine ci svegliamo dopo un’ora di riposo. Resta solo il tempo di una pausa tecnica in bagno e siamo già per strada.
Dopo altre circa 2,5 ore di guida arriviamo a Parigi e, siccome abbiamo tempo a sufficienza per arrivare in aeroporto, facciamo pausa in una stazione di servizio subito fuori Parigi. Un altro pisolino ci aspetta, siamo visibilmente assonnati e quindi è bene riposare per poter arrivare a destinazione in sicurezza. Iwona mi confessa che non ama viaggiare quando è troppo stanca, questo è un bene perché sa controllarsi: “se sono stanca preferisco fermarmi e riposare, magari faccio anche una breve passeggiata per riattivare la circolazione e poi mi rimetto in marcia”. Ottimo, fossero tutti come lei.
Nel frattempo sono già passati 2.760 km da quando siamo partiti lo scorso 28 aprile da Genk. Oggi è il mio ultimo giorno on the road e sinceramente mi dispiace dover partire, con Iwona siamo riusciti a formare in poco tempo un ottimo team: “in questi giorni sto ridendo così tanto che mi fanno male le guance – mi confessa ridendo”. Sono contento, almeno sono riuscito a renderle questa settimana di lavoro un po’ diversa ed è stato un modo divertente di ringraziarla di questa meravigliosa opportuntà.
Tra una risata e l’altra e dopo tanta fatica, oggi torno a casa con una prospettiva totalmente diversa del mondo dei camionisti e del trasporto su gomma in generale. Da oggi avrò maggiore rispetto per questa categoria, e cercherò di trasmettere questo rispetto anche ai lettori di SicurAUTO.it.
Seguite il blog anche nei prossimi giorni, perché Vita da camionista non finisce qui. Ho ancora tanto da raccontare.
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