Cos’è il cronotachigrafo e come può essere controllato dalla Polizia?
Il tachigrafo digitale è una sorta di “scatola nera” progettata per autobus e mezzi pesanti che permette di tenere traccia delle ore di guida, riposo, lavoro e disponibilità dei conducenti. Include un orologio interno e tramite gli impulsi che gli arrivano dal sensore “kitas” ricava la distanza percorsa dal veicolo in un determinato periodo temporale. Con un rapporto distanza / tempo, il tachigrafo è in grado di memorizzare anche le informazioni relative alla velocità, agli eventi, ai guasti e dei dati tecnici. Il tachigrafo digitale registra tutte le informazioni mantenendole in memoria interna per almeno un anno; sulla carta conducente vengono registrate, e mantenute per almeno 28 giorni, tutte le attività del conducente .
È installato per legge su tutti gli autoveicoli adibiti al trasporto di cose (come spieghiamo in questo articolo su quante ore può guidare un camionista), con massa complessiva superiore a 3,5 T, e su tutti gli autobus con oltre 9 posti, conducente incluso, circolanti nell’area comunitaria europea. Sono escluse alcune categorie, fra le quali i mezzi adibiti al trasporto regolare di linea con percorsi entro i 50 km, i mezzi delle forze dell’ordine, i veicoli speciali, nettezza urbana ecc.
Come tutte le apparecchiature, il tachigrafo nasce negli anni ’70 come strumento meccanico per poi evolversi in senso sempre più digitale. Dal cronotachigrafo interamente meccanico, che aveva il quadrante circolare, si è infatti passati a quello elettronico, fino alla versione completamente digitale: un’unità elettronica di bordo dalle dimensioni di una normale autoradio (vano 1 DIN). Le più recenti versioni del tachigrafo digitale dispongono di tutta una serie di “accessori” che lo rendono, di fatto, un vero e proprio computer di bordo. Il nuovo tachigrafo VDO DTCO 2.1, ad esempio, è in grado di supportare diverse interfacce, come il CAN-Bus, gli strumenti per scaricare i dati, la comunicazione wireless LAN, la comunicazione GSM e, tramite un dispositivo Bluetooth, lo SmartLink, anche la localizzazione GPS e la connessione agli smartphone.
Un’ulteriore innovazione che riguarda la guida quotidiana è data da VDO Counter, una funzione che permette al conducente di essere costantemente informato sui propri tempi di guida e di riposo, quasi come se avesse a bordo un assistente personale. Durante un viaggio basta uno sguardo per sapere quante ore di guida si hanno a disposizione e quando e di quale durata è prevista la sosta successiva. L’introduzione del tachigrafo digitale, prevista dal 1° maggio 2006, a bordo di tutti i veicoli di nuova immatricolazione, ha contribuito ad aumentare gli effetti generati da una migliore sicurezza sulle strade per tutti gli utenti della strada, ha favorito importanti progressi applicati alle condizioni di lavoro degli autisti, ha tentato di stabilire una concorrenza più equa e ha enormemente facilitato la gestione dei dati e del lavoro per gli autotrasportatori. Tuttavia restano ancora delle zone oscure riguardanti aziende o singoli camionisti che truccano e manomettono i cronotachigrafi, come spieghiamo in questo articolo sui tempi di guida e riposo e in questo su come vengono manomessi i cronotachigrafi.
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