8:45, il nostro carico è out
90 km di guida in direzione Reus ci portano alla Nanta, azienda di mangimi spagnola con una ventina di sedi in tutta la Spagna. Qui Iwona mi dice che, per motivi di sicurezza, dobbiamo indossare il gilet catarifrangente prima di uscire dal camion.
Indossasti i gilet ci dirigiamo verso l’ufficio della fabbrica dove lasciamo i documenti di viaggio e ci autorizzano ad andare sulla “bascula”, una speciale bilancia che peserà il camion prima e dopo lo scarico per controllare che tutto sia conforme ai documenti di viaggio.
Posteggiato il camion indossiamo i guanti da lavoro ed iniziamo ad aprire il rimorchio. È ancora presto, ci sono circa 15 gradi, ma già dopo pochi minuti inizio a sudare. Il lavoro non è molto pesante, tuttavia se penso a chi è costretto a fare questo in piena estate con 40 gradi o peggio ancora sotto la pioggia battente, mi vengono i brividi.
Sali e scendi dal rimorchio, sgancia e arrotola le cinghie, togli e metti le traverse di legno… ci vorrà circa un’ora prima che il camion sia vuoto.
Io ed Iwona iniziamo già a sentire la stanchezza, complice la serata di ieri che ci ha portato sino ad oltre mezzanotte a parlare con altri camionisti.
Io sono sporco dappertutto perché uno dei teloni ha creato di nuovo problemi e dovendo usare lo sbloccante liquido, il martello e lo scalpello, mi sono schizzato ovunque.
Ma anche questo è Vita da camionista, perché se non la vivi non la puoi capire questa vita…
Adesso avanti tutta in direzione Barcellona dove ci attende il nostro prossimo carico.
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